mercoledì 13 giugno 2007

La testimonianza

Anche Dory ha ricevuto come in tutti i blog che si rispettino, una testimonianza da una persona che chiameremo "schiavo post-moderno", per poter rispettare il suo anonimato.

Cara Dory,
chi ti scrive è un giovane trentenne in carriera presso un call center. Voglio riportarti la mia esperienza: nel mio ufficio abbiamo una forza lavoro costituita da un 85% di donne e io faccio parte della netta minoranza. Tutto il mio staff è costituito da femmine, di quelle peggiori: inviperite, turbolente, polemiche, nevrotiche, lunatiche e stressanti.
Già dalla mattina non so come si inizierà: devo innanzitutto sperare che non abbiano avuto seccature a casa, che non sia successo nulla nel percorso fin qui e soprattutto che il tasso di umidità sia tale da consentire ai loro capelli di starsene ben disciplinati.
Basta che solo per una di loro non vada come deve andare e per me si prospetta una giornata d'inferno: per tutto la colpa è mia.
Non solo, oltre a subire le loro ire vengo anche sfruttato fisicamente per lavori di bassa manovalanza e demansionanti: se si fulmina la lampadina del cesso (indifferente se maschio o femmina) chi va a sostituirla? e quando ci sono da spostare dei pc? chi va ad infilarsi in giacca e cravatta sotto alle postazioni per scollegare i cavi? e chi sposta i monitor? e poi chi le sente a casa perchè ho sporcato il vestito?
E non ti dico quando gli prende a tutte quella di spostare i mobili, le scrivanie, gli armadietti... mentre loro mi "aiutano" trasportando i loro vasi di piante e le fotografie.
Non solo: "vai giù? mi porti un caffè? vai alla macchinetta? mi porti qualcosa?"
Ma dico, che cosa sono io? dovrei essere quello che le deve "coordinare" e invece sono il loro schiavo! altro che stress da telefoni! io ci tornerei al telefono! ... e fossero almeno gnocche!
Ti prego Dory dammi un consiglio.

Caro schiavo post-moderno, la tua testimonianza non mi è nuova. So di situazioni del genere che si verificano anche in altri uffici. E' vergognoso, lo so. Lo sfruttamento istituzionalizzato del lavoratore (capufficio) maschio è una moderna peste bubbonica che vi ha trasformati in schiavi post-moderni. Dal cambiare le lampadine del cesso a spostare telefoni. Meno rispettati degli schiavi che andavano a raccogliere cotone nei campi!
Il femminismo lavorativo sta ormai diventando una legge usata per lo sfruttamento del maschio e soprattutto nei call center c'è una popolazione di faraonesse in cerca della loro piramide. Siete senza dignità, senza niente. Neppure la speranza degli operai degli anni '50. Quei bei tempi in cui le femmine se ne stavano a casa e in fabbrica i maschi erano la maggioranza!
Mi dispiace amico, anche tu stai pagando l'ennesimo debito delle generazioni precedenti.
Adattati.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Dory,
anca mi voio lassarte la mia testimonianza sul lavor.
Ogni matina me alzo ale 5 e me roco in Piaza Garibaldi. Nel fratempo che bevo biancheti al banco coi miei amici Janec e Stanko, attendo che qualchedun vegni zercarme.
Finalmente riva un mato col furgoncin. El smonta e el ne domanda a tuti noi chi vol andar a spacar piastrele là, chi a far un getto de cemento lì e quantaltro. Mi me fazo sempre avanti, perchè son un volenteroso e monto sul furgon.
Co rivemo a destinazion cominzemo a lavorar. El tempo che servi per fignir tuto che ne da i 50 euri e i ne manda via (a pie, però, no col furgoncin).
El giorno dopo repete. Monto su un altro furgon o sul steso, dipendi. Qualche volta no passa nissun.
Qualche volta el paron ne ofri anche la merenda.
Ma no me lamento. Dopo che so come stè voialtri te tirò che mejo cussì che star ai telefoni precari come voialtri.
Lele (frasca)

Anonimo ha detto...

Cara Dory,
anch'io testimonio la mia situazione. Nel mio ufficio subisco ogni giorno ogni genere di prepotenze: comincio col raccontare che mi fanno continuamente lo sgambetto quando passo, l'altro giorno mi hanno messo la loctite sulla sedia e non riuscivo più ad alzarmi, mentre il mio capo mi frustava. Un mio collega mi ha rubato il panino e sono rimasto senza pranzo. Le colleghe mi chiudono a chiave nel cesso.
Il consiglio di amministrazione va al ristorante e paga col mio salario.
Sono disperato, non ho più una dignità. Volevo farvene partecipi.
p.s. ottima idea!

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good