martedì 8 maggio 2007

L’inno dell’operatore "sciolto"

(da "L'inno del corpo sciolto")

E questo è l'inno-o
Dell’operatore sciolto
Lo può cantare solo chi telefona molto
Se ci chiamate
E la nostra reazione è strana
È perché chiamarci è una cosa disumana

Noi ci si svegliamo e
dalla mattina
Il corpo dorme in postazione
le membra riposano
nel mezzo degli squilli
che quest'è l'inno
l'inno sì dell’operatore sciolto.

C'hanno detto vili
brutti e schifosi
ma son soltanto degli stabili gelosi
i' corpo è sano
lo sguardo è puro
noi siamo quelli che vi han risposto di sicuro.

Rispondere al telefono dà gioie infinite
Con la cornetta, il ricevitore o la cuffietta
Quindi chiamate
perch'è dimostrato
noi ci puliamo il culo dopo aver risposto.

Evviva i precari
sian benedetti
evviva gli on call, i copro e i cococo
evviva i precari
da incentivare
viva i call center e chi ha voglia di lavorare!

I'bello nostro è che ci si incazza parecchio
e ci si lamenta anche dopo un’assunzione
voglio telefonate
per una stagione
e col call center poi far la rivoluzione!

Da autonomi andremo a lavorare
e tutt'a un tratto si fa quello che ci pare
e a chi ci dice, dice
te fa' questo o quello
noi gli cachiam addosso e lo riempiam fino al cervello:

(continua...)
XXXXXXXX
XXXXXX
XXXX

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande!
Mi sono sbattuto di risate!

Anonimo ha detto...

Ciao,
leggendolo mi ci sono proprio immedesimata! Anch'io come se sono una trentenne laureata che si arrabatta tra lavori precari (sono pure io passata da un'esperienza in un call centre) e come te credo che l'ironia ci sostenga un poco...
Al momento il mio problema è trovar casa, precaria anche quella, s'intende.
ciao
artemisia

Dory ha detto...

Artemisia, allora sei dei nostri!
Qui sono ben accetti tutti i precari che il nostro buon paese ha sfornato!
tutti quelli che le generazioni prima definiscono "viziati"...