venerdì 21 settembre 2007

La vera storia di Torello Carnico

Questa è la storia del principe Torello Carnico, un principe senza corona e senza scettro. Sfruttato da un sistema che gli chiede responsabilità ma ricambia con pochi spiccioli mensili. Addirittura di meno dei suoi sottoposti.
C’era una volta un montanaro di nome Torello Carnico,
questo giovane ometto era venuto dalle non molto lontane montagne della Carnia per stabilirsi sulla costa Triestina.
Sicuramente non si sarebbe mai aspettato un giorno di essere incoronato Principe successore di Miss Prezzemolina, dopo una sua breve, ma intensa, esperienza a corte.
In realtà non si riuscì mai a capire cosa spinse il Regno Iwik a questa scelta, ma sicuro per i sudditi la gioia di essersi sbarazzat(e) di Prezzemolina fu tale da soffocare ogni sospetto.
Certo fu anche che le cose tutto sommato cambiarono, e Torello ne diede un segnale chiamando da quel momento i suoi sudditi "cittadini"
D’altra parte si trattava di un principe fuori dal comune: in primo luogo Torello non ebbe mai uno scettro né una corona (il suo unico scettro era il giornale "Unità" sotto braccio), anche se gli erano stati promessi (mentre stranamente Prezzemolina continuava a usufruirne…), poi anche il salario da Principe non era minimamente cambiato rispetto a quello da suddito, anzi era più basso di quello dei sudditi stessi (probabilmente volendo vincerebbe una vertenza, altro che schiavi moderni…), e non ultimo anche il trono fu abbastanza scomodo.
Infatti, proprio nel periodo della sua incoronazione, un tale Conte Damiano aveva fatto un Editto, secondo cui erano da stabilizzare tutti i sudditi che rispondevano ai numeri verdi. Fin qui, date le tendenze sinistroidi di Torello, nulla da dire, se non fosse per il fatto che poi erano stati inviati nei vari principati dei "controllori" a "informare" i sudditi a riguardo, e se non fosse stato che in realtà avevano invece multato il Regno.
Per non parlare dei Sindacati, una istituzione tutta nuova per quel periodo Medioevale, dalle bizzarre idee di tutelare il diritto al lavoro dei sudditi.
Non in ultimo Torello dovette far fronte al gran caos in cui si trovò d’improvviso il Regno di Iwik, con conseguenze ancora non chiare e poco rosee.
Tutte problematiche che il Principe Torello Carnico prese comunque a cuore, cercando di mantenere in tutti i modi in piedi il suo principato.
A questo punto ci si chiede che senso ha per pochi euro al mese prendere la merda di tutti, dei sudditi che chiedono e si lamentano e dei Re che non rispondono e si lamentano. Perché in un’azienda, ehm regno, normale una situazione del genere non si verificherebbe.
A Torello do un consiglio, con il cuore: forse è meglio che termini gli studi, dato che la tua laurea varrebbe molto. Perché vedi, esistono lauree di serie A e lauree di serie B, come anche aziende di serie A e aziende di serie B. Noi lavoriamo in una di queste ultime, che accolgono laureati di serie B, come me e non laureati (e maschilisti). Dove non importano le competenze, la preparazione e i titoli. Secondo me sotto sotto neanche chi ci sta a capo ci crede. Per questo veniamo sfruttati, rimanendo sempre sul filo del rasoio e chiedendoci se il nostro lavoro un domani avrà un valore.
Invece con la tua laurea di serie A potresti entrare in un’azienda di serie A, quelle in cui sono ammessi preferibilmente anche raccomandati e "conoscenti di".
Purtroppo ad oggi "qualcuno" ha deciso di colpire la nostra, come altre aziende di serie B.
Non mi è ancora chiaro il motivo di questo accanimento.
Ma di una cosa ti dico che sono certa: tu qui sei sprecato, meriti meglio tu, come la tua atipica "famiglia" …
E se è quello che vuoi è meglio muoversi, e farlo subito, senza esitazioni o prendere tempo.
Perché da questa gente mi sa che abbiamo poco da sperare e non vorrei che ne uscissi avvilito.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

ma quindi miss prezzemolina è stata spostata per salvarla dalla peste che ha colpito il regno? apperò, che culo!
in effetti torello carnico (che poi tanto torello non sembra) s'è beccato una bella gatta da pelare... ad ogni modo, tanti auguri per tutto, soprattutto per la famiglia atipica...

Anonimo ha detto...

Se c'è una cosa sulla quale i sudditi vanno d'accordo (forse l'unica) è sulla bontà del loro principe. Non so chi sarebbero questi maschilisti non laureati. Abbiamo qui 5 ragazzi, tutti laureati o che stanno per laurearsi, per niente maschilisti. Anzi...

Dory ha detto...

Certo, infatti i maschilisti li ho messi tra parentesi, proprio perchè era semplicemente una provocazione. Non sottovalutare il fatto che esistono anche altre persone in questa azienda, non qui, ma in giro per tante filiali. E io non conosco solo voi, ma anche altri colleghi che non sono qui...
Per quanto riguarda la bontà del principe, che dire, lamentatevi pure. evidentemente non avete mai vissuto sotto tirannia, e vi posso assicurare che ci sono stati periodi così, qui dentro. Per dirla alla maniera di un autorevole maschilista passato epr Trieste: a furia di sentirle lamentare, alle rane bisognerà mettere a capo una bella vipera... :-)

Anonimo ha detto...

Infatti mi sembrava che non parlavi di quelli nostri colleghi del call center. Non so davvero chi si lamenta del nostro capo, lo saprai meglio tu, io no di sicuro. Ad ogni modo ti auguro tante belle cose per i prossimi mesi sperando che quando tornerai ci staremo ancora.

Anonimo ha detto...

beh, un bel post nel tuo stile favolistico sulla festicciola d'arrivederci? una buona dose d'ipocrisia mi sembra che ci fosse... o è solo un'impressione sbagliata?

Dory ha detto...

ciao,
ipocrisia da parte di chi? non mia. io ho lasciato anche il luogo e non solo le persone. sono pochi quelli che mi mancheranno. per gli altri ho voluto comportarmi da "signora", giusto perchè non si dica sempre che sono la stronza di turno...
l'ipocrisia non era da parte mia.

Anonimo ha detto...

infatti non intendevo da parte tua. è stato carino che hai festeggiato al lavoro.

Anonimo ha detto...

infatti non intendevo da parte tua. è stato carino che hai festeggiato al lavoro.

Anonimo ha detto...

"Per quanto riguarda la bontà del principe, che dire, lamentatevi pure. Evidentemente non avete mai vissuto sotto tirannia..."

Questa è la chiave di tutto.

Se si è consapevoli della bontà di una persona non ci si può prendere certe libertà su di essa e soprattutto approfittarsene.

Tante belle cose e felicitazioni.