Questa è la storia del principe Torello Carnico, un principe senza corona e senza scettro. Sfruttato da un sistema che gli chiede responsabilità ma ricambia con pochi spiccioli mensili. Addirittura di meno dei suoi sottoposti.
C’era una volta un montanaro di nome Torello Carnico,
questo giovane ometto era venuto dalle non molto lontane montagne della Carnia per stabilirsi sulla costa Triestina.
Sicuramente non si sarebbe mai aspettato un giorno di essere incoronato Principe successore di Miss Prezzemolina, dopo una sua breve, ma intensa, esperienza a corte.
In realtà non si riuscì mai a capire cosa spinse il Regno Iwik a questa scelta, ma sicuro per i sudditi la gioia di essersi sbarazzat(e) di Prezzemolina fu tale da soffocare ogni sospetto.
Certo fu anche che le cose tutto sommato cambiarono, e Torello ne diede un segnale chiamando da quel momento i suoi sudditi "cittadini"
D’altra parte si trattava di un principe fuori dal comune: in primo luogo Torello non ebbe mai uno scettro né una corona (il suo unico scettro era il giornale "Unità" sotto braccio), anche se gli erano stati promessi (mentre stranamente Prezzemolina continuava a usufruirne…), poi anche il salario da Principe non era minimamente cambiato rispetto a quello da suddito, anzi era più basso di quello dei sudditi stessi (probabilmente volendo vincerebbe una vertenza, altro che schiavi moderni…), e non ultimo anche il trono fu abbastanza scomodo.
Infatti, proprio nel periodo della sua incoronazione, un tale Conte Damiano aveva fatto un Editto, secondo cui erano da stabilizzare tutti i sudditi che rispondevano ai numeri verdi. Fin qui, date le tendenze sinistroidi di Torello, nulla da dire, se non fosse per il fatto che poi erano stati inviati nei vari principati dei "controllori" a "informare" i sudditi a riguardo, e se non fosse stato che in realtà avevano invece multato il Regno.
Per non parlare dei Sindacati, una istituzione tutta nuova per quel periodo Medioevale, dalle bizzarre idee di tutelare il diritto al lavoro dei sudditi.
Non in ultimo Torello dovette far fronte al gran caos in cui si trovò d’improvviso il Regno di Iwik, con conseguenze ancora non chiare e poco rosee.
Tutte problematiche che il Principe Torello Carnico prese comunque a cuore, cercando di mantenere in tutti i modi in piedi il suo principato.
A questo punto ci si chiede che senso ha per pochi euro al mese prendere la merda di tutti, dei sudditi che chiedono e si lamentano e dei Re che non rispondono e si lamentano. Perché in un’azienda, ehm regno, normale una situazione del genere non si verificherebbe.
A Torello do un consiglio, con il cuore: forse è meglio che termini gli studi, dato che la tua laurea varrebbe molto. Perché vedi, esistono lauree di serie A e lauree di serie B, come anche aziende di serie A e aziende di serie B. Noi lavoriamo in una di queste ultime, che accolgono laureati di serie B, come me e non laureati (e maschilisti). Dove non importano le competenze, la preparazione e i titoli. Secondo me sotto sotto neanche chi ci sta a capo ci crede. Per questo veniamo sfruttati, rimanendo sempre sul filo del rasoio e chiedendoci se il nostro lavoro un domani avrà un valore.
Invece con la tua laurea di serie A potresti entrare in un’azienda di serie A, quelle in cui sono ammessi preferibilmente anche raccomandati e "conoscenti di".
Purtroppo ad oggi "qualcuno" ha deciso di colpire la nostra, come altre aziende di serie B.
Non mi è ancora chiaro il motivo di questo accanimento.
Ma di una cosa ti dico che sono certa: tu qui sei sprecato, meriti meglio tu, come la tua atipica "famiglia" …
E se è quello che vuoi è meglio muoversi, e farlo subito, senza esitazioni o prendere tempo.
Perché da questa gente mi sa che abbiamo poco da sperare e non vorrei che ne uscissi avvilito.
C’era una volta un montanaro di nome Torello Carnico,
questo giovane ometto era venuto dalle non molto lontane montagne della Carnia per stabilirsi sulla costa Triestina.
Sicuramente non si sarebbe mai aspettato un giorno di essere incoronato Principe successore di Miss Prezzemolina, dopo una sua breve, ma intensa, esperienza a corte.
In realtà non si riuscì mai a capire cosa spinse il Regno Iwik a questa scelta, ma sicuro per i sudditi la gioia di essersi sbarazzat(e) di Prezzemolina fu tale da soffocare ogni sospetto.
Certo fu anche che le cose tutto sommato cambiarono, e Torello ne diede un segnale chiamando da quel momento i suoi sudditi "cittadini"
D’altra parte si trattava di un principe fuori dal comune: in primo luogo Torello non ebbe mai uno scettro né una corona (il suo unico scettro era il giornale "Unità" sotto braccio), anche se gli erano stati promessi (mentre stranamente Prezzemolina continuava a usufruirne…), poi anche il salario da Principe non era minimamente cambiato rispetto a quello da suddito, anzi era più basso di quello dei sudditi stessi (probabilmente volendo vincerebbe una vertenza, altro che schiavi moderni…), e non ultimo anche il trono fu abbastanza scomodo.
Infatti, proprio nel periodo della sua incoronazione, un tale Conte Damiano aveva fatto un Editto, secondo cui erano da stabilizzare tutti i sudditi che rispondevano ai numeri verdi. Fin qui, date le tendenze sinistroidi di Torello, nulla da dire, se non fosse per il fatto che poi erano stati inviati nei vari principati dei "controllori" a "informare" i sudditi a riguardo, e se non fosse stato che in realtà avevano invece multato il Regno.
Per non parlare dei Sindacati, una istituzione tutta nuova per quel periodo Medioevale, dalle bizzarre idee di tutelare il diritto al lavoro dei sudditi.
Non in ultimo Torello dovette far fronte al gran caos in cui si trovò d’improvviso il Regno di Iwik, con conseguenze ancora non chiare e poco rosee.
Tutte problematiche che il Principe Torello Carnico prese comunque a cuore, cercando di mantenere in tutti i modi in piedi il suo principato.
A questo punto ci si chiede che senso ha per pochi euro al mese prendere la merda di tutti, dei sudditi che chiedono e si lamentano e dei Re che non rispondono e si lamentano. Perché in un’azienda, ehm regno, normale una situazione del genere non si verificherebbe.
A Torello do un consiglio, con il cuore: forse è meglio che termini gli studi, dato che la tua laurea varrebbe molto. Perché vedi, esistono lauree di serie A e lauree di serie B, come anche aziende di serie A e aziende di serie B. Noi lavoriamo in una di queste ultime, che accolgono laureati di serie B, come me e non laureati (e maschilisti). Dove non importano le competenze, la preparazione e i titoli. Secondo me sotto sotto neanche chi ci sta a capo ci crede. Per questo veniamo sfruttati, rimanendo sempre sul filo del rasoio e chiedendoci se il nostro lavoro un domani avrà un valore.
Invece con la tua laurea di serie A potresti entrare in un’azienda di serie A, quelle in cui sono ammessi preferibilmente anche raccomandati e "conoscenti di".
Purtroppo ad oggi "qualcuno" ha deciso di colpire la nostra, come altre aziende di serie B.
Non mi è ancora chiaro il motivo di questo accanimento.
Ma di una cosa ti dico che sono certa: tu qui sei sprecato, meriti meglio tu, come la tua atipica "famiglia" …
E se è quello che vuoi è meglio muoversi, e farlo subito, senza esitazioni o prendere tempo.
Perché da questa gente mi sa che abbiamo poco da sperare e non vorrei che ne uscissi avvilito.